venerdì 12 agosto 2011

Sarebbe da venirti a prendere e portarti a ballare


Non basta saper cantare


Proprio all'angolo della finestra c'e un bel quarto di luna
e stelle come se piovesse dal cielo una fontana
sarebbe da venirti a prendere e portarti a ballare
se non l'avessimo già fatto, se non avessimo da fare

Ci vuole orecchio e pazienza
per questa piccola voce
muscoli e competenza
anche per portare la croce...

Ma dall'angolo della finestra la luna si è spostata
come la vita che passa o che l'abbiamo passata
cosi' tanto per vivere senza farci del male
ma saper vivere non basta
e non basta saper cantare

Da quest'angolo di finestra si vede un pezzo di strada
un esercito ritorna a casa sotto la pioggia ghiacciata
in una terra spaccata e ferita sotto a un cielo di lava
ci sono cani affamati che girano e gente nuda che scava

Ci vuole tempo e pazienza
per imparare il dolore
lacrime e competenza
per impastare l'amore....

Su questo pezzo di strada
dove la notte è padrona
dove c'è un orso che balla
e una scimmia che suona
e poi c'e sempre qualcuno che si ferma a guardare
ma una canzone non basta
e non basta saper cantare


http://youtu.be/MCc_duokffE

mercoledì 3 febbraio 2010

ritorni

sono passati due anni dall'ultimo post. in questo tempo ho conosciuto mia moglie. la mia vita è cambiata. vivo in un'altra strada. anche se scrivo ancora esattamente dalla stessa postazione. capisco, mentre torno sul mio quaderno senza carta, che in questo tempo non ho lasciato tracce perché ho vissuto, ho volato alto e le mie parole sono state aria, giornate fredde, il sole d'estate. adesso rivedo l'immagine che ho lasciato nelle ultime parole come in un album di foto. le lascio lì senza soffermarmi sui particolari. non voglio una storia, gli uomini non dovrebbero avere una storia. sarebbe arrendersi ad un'altra finzione, non superarsi, mai. ritorno a parlare nello stesso luogo, perché mi è consueto, perché odora di casa. ma non cerco un senso, non mi voglio riconoscere. ora c'è un'altra vita e ci sono desideri che vanno spiegati come ali sulla coda del vento.

sabato 6 ottobre 2007

in culo al mondo

bisogna perdersi in una lingua straniera, in una strada senza nome, dove la città non ci difende. nel barrio antiguo in culo al mondo abbiamo visto la notte messicana, l’odore pesante della carne cucinata sui marciapiedi, il sale e il limone sulle labbra, tequila. bum bum. danze fino all’alba. fiumi di gambe e di profumi. nell’america spagnola si caccia il buio con il rumore. gli uomini sono caballeros dal ventre troppo largo e le donne inseguono sogni di un altro mondo. il giorno passa lento tra il caldo umido e il gelo dei condizionatori d’aria. il tramonto è un sollievo e annuncia l’arrivo del dio buono che ci ricongiunge alla terra cattiva. è ancora notte in culo al mondo. bum bum. tequila

martedì 3 luglio 2007

l'identità

ma davvero c'è una storia tra ieri ed oggi? sono io l'uomo in fotografia? non so rispondere. ho la tentazione forte di dire no, è quello che sento. non chiedetemi neanche qual è il mio colore preferito. c'è davvero qualcuno che può rispondere ad una questione così banale? penso che la risposta sia ancora una volta no. tuttavia ognuno si porta dietro il suo breviario di determinazioni, di risposte pronte in ogni occasione. sono convinto che l'identità sia solo in questo piccolo libro di scempiaggini che può essere distrutto indifferentemente dal fuoco e dall'acqua. somigliare a se stessi, al quadro buffo che abbiamo dipinto, è il piccolo impegno che ognuno prende al mattino per sfidare la morte. è uno sforzo ridicolo per miliardi di uomini.

lunedì 25 giugno 2007

sognando california


devo andare in vacanza. so solo quando, non so dove né con chi. intanto arranco aspettando il vuoto che mi riempia le giornate. sogno la california, il mare della grecia, la neve dei ghiacciai. finirò per restare dove sono. per evitare di rilassarmi troppo ho prenotato in un posto a caso, riuscirò a perdermi anche questa volta.

mercoledì 20 giugno 2007

non ho avuto il tempo di imparare

L'amore e' tutto carte da decifrare / e lunghe notti e giorni per imparare / io se avessi una penna ti scriverei / se avessi piu' fantasia ti disegnerei / su fogli di cristallo da frantumare / e guai se avessi un coltello per tagliare / Se avessi piu' giudizio non lo negherei / che se avessi casa ti riceverei / che se facesse pioggia ti riparerei / che se facesse ombra ti ci nasconderei / se fossi un vero viaggiatore
t'avrei gia' incontrata / e ad ogni nuovo incrocio / mille volte salutata. / Se fossi un guardiano ti guarderei / se fossi un cacciatore non ti caccerei / se fossi un sacerdote, come un'orazione / con la lingua fra i denti ti pronuncerei / se fossi un sacerdote / come un salmo segreto / con le mani sulla bocca ti canterei / Se avessi braccia migliori ti costringerei / se avessi labbra migliori ti abbatterei
se avessi buona la bocca ti parlerei / se avessi buone le parole ti fermerei / ad un angolo di strada io ti fermerei / ad una croce qualunque t'inchioderei / E invece come un ladro, come un assassino / vengo di giorno ad accostare il tuo cammino / per rubarti il passo, il passo e la figura, / e amarli di notte, quando il sonno dura. / E amarti per ore e ore e ore / e ucciderti all'alba di altro amore / E amarti per ore e ore e ore / e ucciderti all'alba di altro amore / Perché l'amore e' carte da decifrare / e lunghe notti e giorni da calcolare / e se l'amore e' tutto segni da indovinare / perdona se non ho avuto il tempo di imparare

mercoledì 13 giugno 2007

emigro in uzbekistan


sono sempre più convinto che l'unica soluzione per conservare un minimo di dignità sia quella di emigrare, andare via lontano. io ho scelto: andrò in uzbekistan. innanzitutto ci sono delle belle ragazze (come da foto). ma probabilmente non ci sono dei ministri che, colti con le mani nella marmellata, dicono che serve una legge che in un solo colpo faccia stare zitti magistrati e giornalisti: una legge fascistissima. eppure sono gli stessi che in altri tempi, quando la magistratura indagava sui loro avversari politici, plaudevano ai repulisti della procura di milano. come cambiano i tempi. gli interessi meno. ma qui, forse non ve ne siete resi conto, vogliono far cascare tutto d'un pezzo un principio fondante della democrazia: la separazione e l'indipendenza dei poteri dello stato. povera patria, senza alternative. per non vedere il sorriso supponente e antidemocrarico di baffino l'unica soluzione è un biglietto di sola andata per l'uzbekistan.

giovedì 3 maggio 2007

rivera non è benedetto

Faccio mia la proposta di Ciro Pellegrino di invitare tutti i blog a riportare le frasi pronunciate dal comico Andrea Rivera, dal palco del 1 Maggio a Roma:

1. "Il Papa ha detto che non crede nell’evoluzionismo. Sono d’accordo, la Chiesa non si è mai evoluta".

2. "Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Non è stato così per Pinochet, Franco e per uno della banda della Magliana. Con Gesù Cristo non c'erano due malati di sclerosi multipla, ma due ladroni".Ecco facciamo giudicare a chi non ha seguito tutta la faccenda se si tratta o meno di terrorismo.

domenica 29 aprile 2007

pascoli etici

torneremo come i cavalli di omero ai nostri pascoli etici? penso proprio di no amico mio, siamo nati per sbagliare. e questo mondo lo abbiamo già tradito.