sabato 6 ottobre 2007

in culo al mondo

bisogna perdersi in una lingua straniera, in una strada senza nome, dove la città non ci difende. nel barrio antiguo in culo al mondo abbiamo visto la notte messicana, l’odore pesante della carne cucinata sui marciapiedi, il sale e il limone sulle labbra, tequila. bum bum. danze fino all’alba. fiumi di gambe e di profumi. nell’america spagnola si caccia il buio con il rumore. gli uomini sono caballeros dal ventre troppo largo e le donne inseguono sogni di un altro mondo. il giorno passa lento tra il caldo umido e il gelo dei condizionatori d’aria. il tramonto è un sollievo e annuncia l’arrivo del dio buono che ci ricongiunge alla terra cattiva. è ancora notte in culo al mondo. bum bum. tequila

5 commenti:

Anonimo ha detto...

e come succede a napoli, certe volte d'estate. Solo che là non c'è la tequila.

Anonimo ha detto...

à clà sei sempre il solito fregnone, pure a scuola...bravo bravo...

Anonimo ha detto...

à clà sei sempre il solito fregnone, pure a scuola...bravo bravo...

Anonimo ha detto...

Sono tornata sul tuo blog dopo tanti mesi e con tristezza, ma senza troppa sorpresa, ho visto che è rimasto proprio come l'ultima volta l'avevo lasciato.Peccato!
Era bello poterti leggere. Poter conoscere i tuoi pensieri così fuori dal mondo,quelle centinaia di emozioni confuse che facevi fatica a definire.Poter condividere le tue idee dai contorni utopistici,le assurde proposte per una vita migliore. Una vita leggermente più dignitosa.Alla fine hai abbassato la testa. Di fronte alla banalità di una società che tu stesso deridevi, hai detto: "Ci sto".
Che peccato vederti affannare mentre provi a nascondere agli altri la grandezza della tua poesia. Che peccato vederti piegato a quei pregiudizi che non avevi mai sopportato.
Anche tu alla fine hai abbassato vigliaccamente la testa.
Tu, come me. Che tristezza.

claudio silvestri ha detto...

@anonimo
si ricomincia