sabato 6 ottobre 2007

in culo al mondo

bisogna perdersi in una lingua straniera, in una strada senza nome, dove la città non ci difende. nel barrio antiguo in culo al mondo abbiamo visto la notte messicana, l’odore pesante della carne cucinata sui marciapiedi, il sale e il limone sulle labbra, tequila. bum bum. danze fino all’alba. fiumi di gambe e di profumi. nell’america spagnola si caccia il buio con il rumore. gli uomini sono caballeros dal ventre troppo largo e le donne inseguono sogni di un altro mondo. il giorno passa lento tra il caldo umido e il gelo dei condizionatori d’aria. il tramonto è un sollievo e annuncia l’arrivo del dio buono che ci ricongiunge alla terra cattiva. è ancora notte in culo al mondo. bum bum. tequila

martedì 3 luglio 2007

l'identità

ma davvero c'è una storia tra ieri ed oggi? sono io l'uomo in fotografia? non so rispondere. ho la tentazione forte di dire no, è quello che sento. non chiedetemi neanche qual è il mio colore preferito. c'è davvero qualcuno che può rispondere ad una questione così banale? penso che la risposta sia ancora una volta no. tuttavia ognuno si porta dietro il suo breviario di determinazioni, di risposte pronte in ogni occasione. sono convinto che l'identità sia solo in questo piccolo libro di scempiaggini che può essere distrutto indifferentemente dal fuoco e dall'acqua. somigliare a se stessi, al quadro buffo che abbiamo dipinto, è il piccolo impegno che ognuno prende al mattino per sfidare la morte. è uno sforzo ridicolo per miliardi di uomini.

lunedì 25 giugno 2007

sognando california


devo andare in vacanza. so solo quando, non so dove né con chi. intanto arranco aspettando il vuoto che mi riempia le giornate. sogno la california, il mare della grecia, la neve dei ghiacciai. finirò per restare dove sono. per evitare di rilassarmi troppo ho prenotato in un posto a caso, riuscirò a perdermi anche questa volta.

mercoledì 20 giugno 2007

non ho avuto il tempo di imparare

L'amore e' tutto carte da decifrare / e lunghe notti e giorni per imparare / io se avessi una penna ti scriverei / se avessi piu' fantasia ti disegnerei / su fogli di cristallo da frantumare / e guai se avessi un coltello per tagliare / Se avessi piu' giudizio non lo negherei / che se avessi casa ti riceverei / che se facesse pioggia ti riparerei / che se facesse ombra ti ci nasconderei / se fossi un vero viaggiatore
t'avrei gia' incontrata / e ad ogni nuovo incrocio / mille volte salutata. / Se fossi un guardiano ti guarderei / se fossi un cacciatore non ti caccerei / se fossi un sacerdote, come un'orazione / con la lingua fra i denti ti pronuncerei / se fossi un sacerdote / come un salmo segreto / con le mani sulla bocca ti canterei / Se avessi braccia migliori ti costringerei / se avessi labbra migliori ti abbatterei
se avessi buona la bocca ti parlerei / se avessi buone le parole ti fermerei / ad un angolo di strada io ti fermerei / ad una croce qualunque t'inchioderei / E invece come un ladro, come un assassino / vengo di giorno ad accostare il tuo cammino / per rubarti il passo, il passo e la figura, / e amarli di notte, quando il sonno dura. / E amarti per ore e ore e ore / e ucciderti all'alba di altro amore / E amarti per ore e ore e ore / e ucciderti all'alba di altro amore / Perché l'amore e' carte da decifrare / e lunghe notti e giorni da calcolare / e se l'amore e' tutto segni da indovinare / perdona se non ho avuto il tempo di imparare

mercoledì 13 giugno 2007

emigro in uzbekistan


sono sempre più convinto che l'unica soluzione per conservare un minimo di dignità sia quella di emigrare, andare via lontano. io ho scelto: andrò in uzbekistan. innanzitutto ci sono delle belle ragazze (come da foto). ma probabilmente non ci sono dei ministri che, colti con le mani nella marmellata, dicono che serve una legge che in un solo colpo faccia stare zitti magistrati e giornalisti: una legge fascistissima. eppure sono gli stessi che in altri tempi, quando la magistratura indagava sui loro avversari politici, plaudevano ai repulisti della procura di milano. come cambiano i tempi. gli interessi meno. ma qui, forse non ve ne siete resi conto, vogliono far cascare tutto d'un pezzo un principio fondante della democrazia: la separazione e l'indipendenza dei poteri dello stato. povera patria, senza alternative. per non vedere il sorriso supponente e antidemocrarico di baffino l'unica soluzione è un biglietto di sola andata per l'uzbekistan.

giovedì 3 maggio 2007

rivera non è benedetto

Faccio mia la proposta di Ciro Pellegrino di invitare tutti i blog a riportare le frasi pronunciate dal comico Andrea Rivera, dal palco del 1 Maggio a Roma:

1. "Il Papa ha detto che non crede nell’evoluzionismo. Sono d’accordo, la Chiesa non si è mai evoluta".

2. "Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Non è stato così per Pinochet, Franco e per uno della banda della Magliana. Con Gesù Cristo non c'erano due malati di sclerosi multipla, ma due ladroni".Ecco facciamo giudicare a chi non ha seguito tutta la faccenda se si tratta o meno di terrorismo.

domenica 29 aprile 2007

pascoli etici

torneremo come i cavalli di omero ai nostri pascoli etici? penso proprio di no amico mio, siamo nati per sbagliare. e questo mondo lo abbiamo già tradito.

martedì 24 aprile 2007

giornalisti politici


è nata l'agp, associazione giornalisti politici. da sinistra giuseppe picciani, antonello perillo (vicepresidente), carlo porcaro (segretario), luigi roano (vicepresidente), marzio di mezza (presidente), ciro pellegrino, ottavio lucarelli, gerardo ausiello. mancano nella foto giancarlo borriello (tesoriere), boris mantova e mario pepe.
è un'associazione libera, non sindacale, di grandi professionisti con un'idea nuova del mestiere. un segnale importante in una città vecchia che aspetta il cambiamento

venerdì 20 aprile 2007

afragola caput mundi

Ventinove milioni di euro, 9 di avanzo di amministrazione e 20 frutto di finanziamenti regionali e nazionali, più 15 milioni di euro concessi dalla Tav al comune di Afragola per opere di mitigazione dell’impatto socio ambientale sulla linea dell’Alta Velocità. Sono le risorse che saranno utilizzate per una serie di interventi da effettuare nell’anno sul territorio.

mercoledì 18 aprile 2007

ho visto gli occhi tuoi

poi, ho visto gli occhi tuoi / rotolando verso casa / chiamare i miei / che bella sei / che belle fai / le belle sere / sai, ho visto gli occhi tuoi / quando scende / la bellezza / in fondo al cuore / come vorrei… / come sei bella / flying away / tu scendi da una stella / flying away / così talmente bella / flying away… / poi, ho visto gli occhi suoi / come grano in mano al vento / son ciliegie del mio pianto / così tanto io ti sento / sai, ho visto te con lui / quando scende / la tristezza / in fondo al cuore / come vorrei… / come sei bella / flying away / tu scendi da una stella / flying away / così talmente bella / flying away… / dov’è / che il vento / ti porta via / dov’è / che il cielo / tramonta / quando scende / la tristezza / e invade gli occhi / come vorrei… / come sei bella / flying away / tu scendi da una stella / flying away / così talmente bella / flying away… / così talmente bella / flying away… / e te ne vai / te ne vai / te ne vai… via

domenica 15 aprile 2007

auschwitz mon amour

dall'autobiografia di rudolf hoss, comandante ad auschwitz

"Per volontà di Himmler, Auschwitz divenne il piu grande centro di sterminio di tutti i tempi. Allorché, nell' estate del 1941, mi comunicò personalmente l'ordine di allestire ad Auschwitz un luogo che servisse allo sterminio in massa, e di realizzare io stesso tale operazione, non fui in grado di immaginarne minimamente la portata e gli effetti. In effetti, era un ordine straordinario e mostruoso, ma le ragioni che mi fornì mi fecero apparire giusto questo processo di annientamento. A quel tempo non riflettevo: avevo ricevuto un ordine ed era mio dovere eseguirlo. Non potevo permettermi di giudicare se questo sterminio in massa degli ebrei fosse o no necessario, la mia mente non arrivava tanto in là. Se il Fuhrer in persona aveva ordinato la «soluzione finale della questione ebraica », un vecchio nazionalsocialista, e tanto piu un ufficiale delle SS, non poteva neppure pensare di entrare nel merito. «Il Fuhrer comanda, noi obbediamo», non era certo una frase né uno slogan, per noi. Era un concetto preso terribilmente sul serio."



"La gasazione venne effettuata nelle celle di detenzione del block II. Io stesso, proteggendomi il viso con una maschera antigas, assistetti all'uccisione. La morte sopravveniva nelle celle stipate, subito dopo l'immissione del gas. Un breve grido, subito soffocato, e tutto era finito. Durante la
prima esperienza di gasazione cui assistetti, non riuscii a realizzare appieno ciò che accadeva, forse perché troppo impressionato dall'insieme delle operazioni. Ricordo invece piu nitidamente la gasazione, immediatamente successiva, di 900 Russi nel vecchio forno crematorio, dacché l'utilizzazione del block II comportava troppe difficoltà. Mentre ancora durava lo sbarco dal treno, nella copertura di terra e cemento armato della camera mortuaria vennero praticate delle aperture. I Russi vennero obbligati a spogliarsi nell'anticamera, e poi entrarono tutti tranquillamente nella camera mortuaria, dove era stato detto che sarebbero stati spidocchiati. Lo spazio conteneva giusto l'intero trasporto. La porta venne sbarrata e dalle aperture venne fatto entrare il gas. Non so quanto sia durata questa uccisione, ma per un certo tempo si intese ancora come un ronzio. Al momento dell' immissione, alcuni urlarono «gas! » e si levò come un ruggito, mentre gli uomini cercavano di forzare le porte, che tuttavia non cedettero. Parecchie ore dopo, le porte vennero aperte e fu fatta entrare l'aria. Allora per la prima volta vidi in grande quantità i cadaveri di individui gasati, e ciò provocò in me un malessere, un brivido, benché mi fossi figurata peggiore la morte col gas. Avevo sempre immaginato un orribile soffocamento, mentre invece i cadaveri non mostravano affatto tracce di contrazioni o di spasimi. Come mi spiegarono poi i medici, l'acido prussico agiva sui polmoni con un effetto paralizzante, ma talmente repentino e violento da non provocare fenomeni di vero soffocamento, come avviene per il gas illuminante o, in generale, per l'assenza di ossigeno nell'aria".

sabato 14 aprile 2007

totò chi?

Omaggio a Totò in occasione dei 40 anni dalla sua morte

per i commenti alla vergognosa dimenticanza del comune di napoli che non ha organizzato nulla per celebrare totò (forse perchè era residente roma?! o perché c'è da pensare ai sanpietrini? o più semplicemnte perché non lo sapevano) potete clikkare il link www.giornalisticamente.net oppure qui sopra. io posso aggiungere poco e ricordare che la stessa cosa è successa per salvatore di giacomo: i 70 anni dalla morte del grande poeta potevano essere una grande occasione turistica, editoriale e così via (basti pensare che per ripubblicare tutte le sue opere non avrebbero speso una lira di diritti d'autore). quasi un anno dopo fu organizzato un convegno all'università, nulla di più. la regione, in verità, contattò salvatore palomba (il più grande poeta napoletano vivente) per organizzare manifestazioni e iniziatve editoriali. lui subito si mise al lavoro, ma poi non se ne fece più nulla. inutile rammaricarsi, questa è la città dove si celebrano solo pulcinella e mario merola. stucchevole non è l'atteggiamento del popolo che ama allo stesso modo, totò, merola, maradona e la madonna dell'arco. stucchevole è l'atteggiamento di queste persone che abbiamo votato per amministrare la città (non è sempre vero che si può scegliere), che rincorrono i giornali e le agenzie per dire che non era il momento di morire: merola, guappo buono, doveva vivere ancora per salvare napoli dal male. non c'è scampo, siamo condannati da capi senza testa, da governanti acefali. io ho vergogna per tutto questo. se avessi soldi, me ne andrei in esilio in un'altra città d'europa: ma oggi l'esilio se lo possono permettere solo i ricchi e i terroristi (più spesso ricchi terroristi).

venerdì 13 aprile 2007

cos'è la vita-a-a

D'inverno il sole stanco / a letto presto se ne va / non ce la fa più / non ce la fa più / la notte adesso scende / con le sue mani fredde su di me / ma che freddo fa / ma che freddo fa / basterebbe una carezza / per un cuore di ragazza / forse allora sì - che t'amerei. / Mi sento una farfalla / che sui fiori non vola più / che non vola più / che non vola più / mi son bruciata al fuoco / del tuo grande amore / che s'è spento già / ma che freddo fa / ma che freddo fa / tu ragazzo m'hai delusa / hai rubato dal mio viso / quel sorriso che non tornerà. / Cos'è la vita / senza l'amore / è solo un albero / che foglie non ha più / e s'alza il vento / un vento freddo / come le foglie / le speranze butta giù / ma questa vita cos'è / se manchi tu. / Non mi ami più / che freddo fa / cos'è la vita / se manchi tu / non mi ami più / che freddo fa.

sabato 7 aprile 2007

il prossimo film


questa foto è stata scattata a napoli o a londra?
facciamo molto erasmus, ma abbiamo superato abbondantemente i trenta. dove andremo? l'idea di vendere enciclopedie porta a porta in lituania (dicono che le lituane hanno un certo non so che...) non è del tutto svanita. ma se roberto pensasse ad un altro film, potremmo cercare di conquistare il mercato siberiano; dobbiamo esplorare terre ancora vergini, qui il mercato non solo è saturo è anche drogato. ma gira voce che qualche idea si trova a buon prezzo anche nel suk di resina.

lunedì 2 aprile 2007

riportiamo quest'uomo nel blog


quest'uomo (quello a destra, quello a sinistra sono io) ha temporaneamnete abbandonato il suo blog. riportiamolo nella rete, freniamo il suo processo di spersonalizzazione. su questo il comitato "valori montanari" ha già inviato una nota al sindaco e al prefetto e, per conoscenza, al presidente del comitato civico "larghissime intese su pagnotta e bustarelle". noi ci associamo e attendiamo con ansia il rientro.

fatica contro la stanchezza

sei stanco? inutile passare giornate a letto. meglio far faticare il corpo, far sentire i muscoli vivi. sembra assurdo, è così. la stanchezza si vince con la fatica, quella sana. l'ho scoperto oggi, lo scopro ogni volta che faccio pompare il sangue nelle vene.

domenica 25 marzo 2007

benevenuti a senzacarta

Si può scrivere anche senza carta. Le parole sopravvivono anche fuori dalla polvere degli scaffali. In uno spazio minimo, incomprensibile, prendono sostanza. Possono essere lette e rilette come in una lettera attesa per un tempo sproporzionato. O ignorate. Apro questo quaderno senza carta e senza intenzioni sperando di ritrovarci qualcosa: una traccia, un segno, la mia bussola.